Il nome dell’azienda nel dialetto locale significa letteralmente “dai barili/dei barili”.
I barrò sono dei barilotti di legno dalla forma caratteristica, della capacità di 46,250 litri che una volta venivano utilizzati in Valle d’Aosta per il trasferimento in cantina dell’uva spremuta a mano direttamente in vigna; i barrò erano quindi caricati su una carretta (gaillotta) e ugualmente potevano essere utilizzati per il trasporto del vino destinato alla vendita; in occasione di feste paesane si usava anche spillare direttamente il vino dai barrò che erano portati a spalla dagli uomini per sfoggiare la propria gagliardia.
La parola barrò costituisce anche un acronimo delle prime lettere dei cognomi BARmaz e ROssan, ex proprietari dell’azienda nonché suoceri dell’attuale titolare